Pagine

martedì 22 aprile 2014

Risvegliarsi a casa

Sono le quattro del mattino: il marito russa in una stanza, il nano russa nell'altra ed io vago per la casa in ascolto di rumori e scricchiolii che mi sono estranei.
Contro ogni pronostico siamo riusciti a trascorrere la Pasqua nella nuova casa, anche se a dire il vero a casa non ci siamo stati un granché. 
Proviamo tutti una curiosa sensazione di straniamento, un mix di euforia e confusione, la sensazione anche fisica di essere contemporaneamente qui e altrove, un po come in quei film sui viaggi nel tempo in cui i personaggi si smaterializzano e rimangono 'stracciati' un po qui e un po la.
Questo nuovo grande spazio contiene i nostri mobili e le nostre cose ma non è ancora casa nostra;  ci vorrà del tempo perché l'odore di famiglia sostituisca quello del cantiere, perché il profumo di una torta che cuoce nel forno sovrasti quello del legno e della vernice ancora freschi e affinché tende e quadri smorzino l'effetto eco che amplifica voci e rumori conferendogli una sgradevole nota metallica. 
Cose apparentemente insignificanti come il cambio dei posti a tavola o la scelta di quale bagno usare ci mandano completamente in confusione e la ricerca di un oggetto, complice il caos che ancora regna in ogni dove, scatena rocambolesche cacce al tesoro che non sempre hanno un lieto fine è infatti non ho la benché minima idea di dove siano finite le fruste del frullino elettrico.
J. Si diverte un sacco,  ha recuperato tutti i suoi giochi e si gode la sua stanzetta rivendicando il suo spazio fisico e mentale; trascorre lunghi momenti a riscoprire le sue cose ed a sfogliare i suoi libri, ma soprattutto adora giocare con i suoi trenini che portati in dono da Babbo Natale erano stati prontamente occultati per mancanza di spazio. 
Il marito alterna momenti di delirio componibile montando la cabina armadio dell'Ikea sacramento in aramaico antico a momenti di letargo terminale spiaggiato sul divano che a suo dire è ciò che più gli è mancato in questi lunghi mesi di esilio, non che a casa di mia madre mancassero ce ne sono ben tre, ma 'io non posso capire' il rapporto profondo che c'è tra un uomo e il SUO divano.
Ed io...io vorrei solo sedermi comodamente con un bel libro ed una tazza di tè,  ma so già che non sarò paga finché non sarà tutto in ordine, ogni cosa avrà trovato il suo posto ed avrò domato l'ambiente...tanto per cominciare vado ad accendere la lavatrice!

mercoledì 9 aprile 2014

I commenti alimentano il blog

Capita, di connettersi dopo qualche giorno, di accorgersi che c'è un nuovo commento ad un post e di leggere questo:

Silver Silvan 06 aprile 2014 ore 09:46
Ma che cazzo vuole che gliene freghi, alla gente, dei suoi traslochi?!E dei nomignoli scemi che da a suo marito.Mai scemi quanto il nickname che si è trovata,eh.Auguri al suo QI.Perchè non finisca sotto zero.

Egregio, astioso, commentatore,
che ci creda o no sono onorata di averla colpita al punto da meritarmi una delle sue invettive, eh si che l'ho già vista bazzicare qua e là depositando i suoi autorevolissimi  ed eleganti tributi, pensare che si sia preso la pena di fermarsi qui nel mio misero blog preoccupato per le sorti del mio q.i. devo dirlo mi commuove.

Sinceramente, a parte gli scherzi, la cosa mi fa un po sorridere e un po mi fa anche tristezza. 
Essere così rabbiosi nei confronti di una perfetta sconosciuta lo ritengo abbastanza ridicolo oltre che inutile....alla fin fine questo è il mio diario e ci scrivo quello che mi pare, se capiti qui per caso e non ti piace quel che trovi cambia pagina e vai a leggere qualcos'altro, non è che paghi il canone e ti devi sorbire per forza quei tre canali e sopratutto non è che ti ho invitato io.
Il fatto poi che ci sia qualcuno così profondamente maleducato da piombare qui con la grazia di un elefante in mezzo alle porcellane ed in modo anche volgare mi dia della deficiente più che convincermi che la gente non finirà mai di stupirmi non fa, dato che non ho mai difettato di consapevolezza di me e del mio valore in quanto essere umano e preferisco curarmi di quel che sono piuttosto che di quello che la gente pensa che io sia o debba essere.
Indubbiamente scrivere un blog e raccontare i fatti propri in pubblico ci mette alla mercé del giudizio degli altri ed ovviamente ognuno di noi ha quel briciolo di Narciso in sé che ci fa desiderare di risultare graditi al prossimo e ci fa gioire dei riscontri positivi.
Considero positivo e necessario ricevere critiche costruttive, consigli e scambio di opinioni perché sono essenziali alla crescita dell'individuo ed alla socializzazione e del resto un blog questo è, o almeno dovrebbe essere, una forma moderna di socializzazione, di incontro e di crescita per chi vuole viverlo così...poi se c'è chi vuole solo farsi i fatti degli altri e prova un impellente bisogno di rendersi sgradevole depositando le sue perle di malevolenza mi fa un po pena.
E siccome si sa che mi piacciono tanto i topini mi sento di consigliare a Silver Silvan la visione del film "Ratatouille" , il cinico ed apparentemente crudele critico culinario Anton Ego alla fin fine era solo un uomo molto solo. 
Immagine tratta da Google

A conclusione devo dire che l'avvenimento mi ha fatto riflettere su come considero il mio blog.
E' certamente un diario su cui mi piace annotare avvenimenti, pensieri, progetti e sogni, un po erede di quei diari segreti della giovinezza che poi segreti non lo erano mai veramente. 
E' anche un contenitore in cui sperimentare creatività e tecnologia (che si sa non è proprio il mio forte) e mettermi alla prova e scoprire ed imparare nuove cose. 
E' in fine un luogo, seppur virtuale, in cui incontrare e conoscere altre persone ed altri mondi  che altrimenti non avrei mai scoperto; un luogo in cui c'è spazio per condividere esperienze, darsi sostegno in momenti in cui una voce estranea può suonare più amica di una voce familiare e che magari è in grado di comprendere meglio qualcosa che fa parte anche del suo vissuto; un luogo dove nascono amicizie che a volte superano le distanze, i chilometri, perfino gli oceani e si arricchiscono di abbracci e momenti vissuti insieme. 

Quindi sono qui a scrivere della mia vita semplice e soddisfacente, dei miei momenti di gioia e delle persone che amo, delle cose che non vanno come vorrei e che cerco di migliorare, dei miei desideri e dei miei sogni. 
Apro felicemente le porte di questa mia casetta a chiunque voglia entrare, a curiosare o a chiacchierare, a chi è capitato qui per caso ed è solo di passaggio ed a chi si è trovato bene e torna volentieri. 
Apprezzo  enormemente ogni commento che vorrete lasciarmi perché, in un momento in cui il tempo è una merce tanto rara, l'impegno profuso nel lasciare un segno del vostro passaggio e dell'attenzione dedicata alle mie parole ed alle mie immagini mi onora.
Sarò grata se chi vorrà esprimere il suo dissenso lo farà in  modo civile ed educato, non posso certo piacere a tutti e neanche me lo propongo, ma ritengo di poter esigere di non essere insultata in casa mia.

A questo punto Silver ha ottenuto il suo momento di celebrità (...che diciamoci la verità credo sia il vero nocciolo della questione!!!) anche in questo piccolo blog  ed io ho guadagnato lo spunto per un post, quindi si vince tutti no?

E già che ci sono recupero una paginetta di Journal day, più precisamente la # 7, che avevo saltato e che riguardava per l'appunto il rapporto con i social media.

martedì 1 aprile 2014

Currently MARZO

Trasloco:   Finalmente a casa, più o meno!
Venerdì i nostri mobili hanno guadagnato la vetta del nostro quinto piano (venendo da un secondo mi fa un pò impressione affacciarmi, mi dovrò abituare) con gran divertimento di Junqian che quando ha visto arrivare il camion con la scala ha cominciato ad urlare a squarciagola "I poppieri i po(m)pieri" facendo ridere tutto il vicinato. La casa è ben lungi dall'essere finita, non  abbiamo le porte, i battiscopa, l'acqua calda, mancano le tapparelle i lavabi dei bagni e i rubinetti delle docce uno non funziona e l'altro pure...però posso farmi una bella tazza di the e quindi per quanto mi riguarda è casa!!!

Sogno : Una bella vacanzina, ho proprio bisogno di staccare la spina, riempire una valigetta con quattro cosine e salire su un aereo, non importa per dove.  

Leggo: New York di E.Rutherfurd, anche se a causa della frenesia degli ultimi giorni giace abbandonato sul comodino da un bel po. Non ne dico male ma per ora neanche bene, la storia è interessante ma, forse per via dell'argomento, mi ero fatta l'idea di trovare qualcosa di simile a La Baia di J.A.Michener, "grandioso affresco di quattrocento anni di storia americana dai pellerossa allo scandalo Watergate" ma per ora il libro di Rutherfurd non regge il confronto con lo stile narrativo di  Michener...vedremo.   

Cerco ispirazione: ...e soprattutto tempo per usare la mia nuova reflex, perché alla fine poi l'ho comprata la eos 600D, dopo un'estenuante sessione di mercanteggiamento in stile arabo tra il marito e la responsabile di reparto del Mdw, che ha lasciato loro completamente sfiniti  e me con cento euro in più, quindi qualunque cosa si siano detti onore al merito del marito!

Nel frattempo cerco di capire a cosa servano tutti quei pulsanti....

Aspetto:  Che gli omini del gas si degnino di venire ad allacciarmi l'utenza. Abbiamo chiesto lo spostamento di una ventina di centimetri del contatore e ci stanno facendo penare, è un mese che vanno avanti e dietro, sopralluoghi, mail, fax, richieste di pagamenti...quando per direttiva europea i contatori all'interno degli appartamenti (noi l'abbiamo sul balcone) sono fuori legge e dovrebbero provvedere a loro spese a spostarli giù in prossimità del portone condominiale, ma vabbè io pago, basta che mi allacciate lo stramaledetto gas. Poi vedi perchè ho la cucina elettrica...