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venerdì 14 febbraio 2014

Tempo di bilanci e buoni propositi

Oggi una blogger-amica in pausa da un po è tornata ad aggiornare il suo spazio che languiva in seguito ad un a grande avvenimento che le ha cambiato la vita ed inevitabilmente ha risucchiato gran parte del suo tempo.
Mi sono ritrovata nelle sue parole e nel suo sentire poiché con le dovute differenze, ma neanche poi tante, mi è successa la stessa cosa e mi sono resa conto che è una sorta di male comune.

Quando un blog nasce dalla spinta di un forte desiderio, di una speranza disattesa, di un'accanita ricerca, come anche nel mio caso, si parte con una grande carica emotiva che ci spinge al bisogno di parlare continuamente dell'oggetto del nostro desiderio quasi che questo fiume di parole possa renderlo più reale. Abbiamo bisogno di sfogare in qualche modo e in qualche luogo questo bisogno a volte morboso di crogiolarci nella nostra frustrazione in cerca di consolazione e di approvazione magari da parte di chi come noi anela ad un sogno e che quindi può capirci veramente e non è infastidito dal nostro puntiglioso ribadire concetti e considerazioni ormai triti e ritriti.

Quando poi il nostro fine è raggiunto ci lasciamo travolgere dalla gioia del desiderio appagato, dal sollievo per la meta raggiunta e tutto il nostro essere, tutto il nostro tempo  e le nostre risorse vengono dedicate al nostro sogno realizzato e spesso finiamo con l'annullare tutto ciò che ci sta intorno, tutti quelli che ci hanno sostenuto e tutte quelle piccole cose che ci hanno fatto andare avanti quando proprio credevamo di non farcela. 

E' già da un po, qualcuno dei miei pochi e fedeli follower l'avrà notato, che cerco di dare una svolta a questo mio piccolo spazio nato sulla scia del bisogno di cui dicevo di affrontare ed accettare la lunga attesa dell'arrivo del mio piccolo Topo J.  
Quando tutto è cominciato avevo bisogno di sfogare la mia frustrazione in qualcosa di positivo e di convogliare l'energia accumulata in uno sfogo creativo e perché no incontrare e confrontarmi con altre persone che in un modo o nell'altro erano sulla mia stessa barca, così nacque Tiritopettotopino - la lunga strada  verso il nostro bambino. 
Era il 22 aprile 2010 sono passati quasi quattro anni da allora, la strada è stata lunga e spesso tortuosa, ho realizzato il mio desiderio e raggiunto il mio tesoro; abbiamo incominciato un nuovo viaggio, ci siamo rimessi in strada verso un nuovo sogno e Tiritopettotopino è diventato ...Storia di un'adozione anzi 2!

Tuttavia mi sono resa conto che a un certo punto mi sono persa un po per strada e la meravigliosa vita che stiamo vivendo, speciale in tutte le sue piccole e semplici quotidianità, non la sto celebrando a dovere.

Ho l'impressione che questa seconda attesa, mitigata dalla "certezza" del risultato sia meno ansiosa, meno affamata, meno disperata, ma forse anche meno fremente e meno elettrizzante e cerco di recuperare quell'euforia che so di avere nel cuore .

Vorrei riuscire a trasferire veramente in queste pagine virtuali quello che siamo e che viviamo giorno per giorno: lo splendore di ogni sorriso, la meraviglia di ogni nuova conquista, il tempo che passa e anche le ansie e le difficoltà che contraddistinguono la vita di ognuno; perché ogni giorno viviamo una miriade di piccoli insignificanti momenti e proviamo appena percettibili sensazioni che però tutti insieme compongono la nostra esistenza e vorrei in futuro poter scorrere queste pagine e poter ritrovare un momento, evocare un profumo, ritrovare il fuggevole calore di una carezza sotto la punta delle dita.

Il mio proposito per il 2014 ( e si che sono in ritardo che la to do list si fa all'inizio del nuovo anno!) è di vivere con più consapevolezza ! 

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