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lunedì 24 novembre 2014

Renovation - Un anno dopo

Un anno fa di questi tempi buttavamo giù muri e ne tiravamo su di nuovi.

E' stata un'impresa impegnativa questa nuova casa che finalmente è diventata casa nostra, ci ha spesso spinto ai nostri limiti e a volte ci ha costretti a superarli nel bene o nel male e tuttavia sebbene non sia perfetta somiglia abbastanza al sogno e all'idea che avevamo in mente e ci si sta lentamente modellando addosso come un maglione comodo  che ci avvolge e ci tiene al caldo.

Siamo ancora in fase di "allestimento",comincio a credere che non finiremo mai, ma in realtà si iniziano a vedere dei risultati. 

Finalmente abbiamo porte e battiscopa e la polvere è sensibilmente diminuita....adoro le porte, sono esattamente come le volevo


il falegname è stato bravissimo ma è un tipo assurdo, un vecchietto d'altri tempi che mi chiama 'la padrona' e parla in un dialetto di cui riesco a cogliere si e no due parole ogni quattro frasi.
Quando siamo stati a scegliere le porte ci ha portato in giro per la segheria facendoci vedere e toccare le tavole di noce che sarebbero diventate le nostre porte, mi diceva di toccarle e di annusarle perché solo così avrei capito se erano le mie tavole, quindi ha cominciato a correre di qua e di la mostrandoci giustamente orgoglioso i risultati del suo lavoro, siamo stati credo quattro ore nella segheria senza concludere niente...ma è stato comunque divertente.
Alla fine abbiamo chiuso il contratto con una stretta di mano ed una cassetta di percochi, ha mandato sua figlia in campagna a raccoglierci una cassetta di pesche ed ogni volta che siamo tornati a discutere i dettagli siamo andati via con una nuova cassetta di frutta...

Ci ha realizzato anche il guardaroba per l'ingresso


che non è ancora completo perché mancano una mensola, gli appendini per le giacche ed il cuscino per la seduta; sotto ci mettiamo le scarpe che togliamo appena rientrati in casa  lo zainetto di J. e la borsa del marito, nel vano di sopra ci sono tutte le diavolerie tecnologiche router centrali e via dicendo che non volevo proprio avere sotto gli occhi....ed altre parecchie scatole delle mie scarpe, devo avere un disturbo maniaco compulsivo per le scarpe!!!


Al momento le uniche stanze complete sono:

La stanza dei giochi


alla fine, indipendentemente dal fatto che baby bis sia una femminuccia o un maschietto, abbiamo optato per la soluzione una stanza per dormire ed una per giocare, almeno per il momento, era fastidioso dover riordinare o far riordinare a J. la stanza prima di andare a dormire e la notte si rischiava sempre di spezzarsi una gamba calpestando qualche macchinina.
J. adora questa soluzione, sa che in questa stanza può fare quello che gli pare e la beffa è che adesso riordina sempre quando finisce di giocare...Montessori santa subito!!!


Siamo ancora in allestimento Halloween ma passeremo presto in modalità natalizia, adesso che abbiamo uno spazio dedicato J. ed o passiamo molto tempo a realizzare insieme piccoli progetti creativi ed utili allo stesso tempo come il nostro fantastico calendario


che è il primo pensiero di J. ogni mattina.

Il nostro bagno in camera, comodo e spazioso come lo avevo sempre desiderato, in cui finiamo sempre tutti e tre contemporaneamente snobbando miseramente il secondo bagno che non ha ancora il lavabo e viene usato solo in caso di estrema urgenza sebbene sia quello più a portata di mano nella zona giorno






E la cabina armadio che è il sogno di ogni donna...anche se ha molta più roba il marito di me.


A breve, spero entro la prossima settimana, dovremmo completare anche la stanza da notte dei pargoli e poi toccherà finalmente alla nostra stanza.

Stay tuned per i prossimi aggiornamenti. 

venerdì 14 novembre 2014

La scuola dell'infanzia

Ultimamente tre diversi post di Silvia di Emanuela  e di Donatella mi hanno fatto un po ragionare su come la scuola è oggi qui in Italia (l'unica che conosco direttamente se si esclude l'esperienza estiva in College a Brighton ...nostalgia!) e come dovrebbe/potrebbe essere e sinceramente sono un po sconfortata, per mio figlio vorrei qualcosa di più, vorrei che il luogo in cui dovrà trascorre così grande parte delle sue giornate negli anni a venire fosse un luogo in cui recarsi con piacere, un luogo in cui imparare il mondo, la sua storia ed il suo futuro, un luogo in cui scoprire e sperimentare ed imparare sopratutto il desiderio di conoscere, ma anche un luogo in cui imparare a fare a costruire a creare.
Credo che per le nostre scuole sia perfettamente calzante la nota citazione di Robert De Niro: "Sono tutte chiacchiere e distintivo", tutta teoria e niente pratica e per pratica non intendo solo costruire un mobiletto con le stecchette del ghiacciolo  (ma perchè no anche quello) quanto piuttosto rendere utili nella vita quotidiana le cose imparate a scuola....sono esigente lo so ma alla fine qui se i ragazzi non hanno qualcuno a casa che ha capacità voglia e pazienza di partecipare alla loro istruzione siamo al punto che "io speriamo che me la cavo" e non è una gran cosa.
Il piccolo J. quest'anno è entrato 'ufficialmente' nel percorso scolastico: 1° anno di scuola dell'infanzia (guai a chiamarlo asilo che le insegnanti ti saltano alla gola e le mamme pure).
Questo suo viaggio durerà almeno 16 anni (salvo intoppi) poi se vorrà ci sarà l'università ed io sono già qui a chiedermi come andrà, che cosa questo lungo percorso gli offrirà in termini di crescita ed esperienze ed  opportunità per il futuro.
C'è stata la riunione di inizio anno a scuola qualche tempo fa, la coordinatrice didattica ci ha invitati a rispettare "il bambino" a tenere conto dei suoi tempi, ci ha invitati ad essere coinvolti nelle attività che mirano a rendere scuola e famiglia un terreno ben coltivato che offra nutrimento ai nostri figli, ci ha detto che per la scuola a questo stadio sono fondamentali la crescita e l'educazione dell'individuo piuttosto che la didattica ed ha quindi passato la parola alla maestra che...ci ha letto la programmazione didattica!
In quel momento diverse (parecchie) mamme e i tre, tutti e tre i papà presenti, che mentre parlava la coordinatrice guardavano ansiosamente l'orologio e tamburellavano nervosamente con mani e piedi e gomiti ed ogni singolo centimetro dei loro corpi, improvvisamente si sono messi ritti e sull'attenti, qualcuno prendeva anche appunti e nel momento in cui hanno fatto girare i DUE LIBRI che la maestra i bambini completeranno durante l'anno a momenti se li strappavano di mano, il momento topico lo abbiamo raggiunto quando è arrivata l'insegnate di inglese ed i genitori l'hanno letteralmente assalita chiedendole lumi sul level che  contava di raggiungere entro fine anno, no vabbè ma siete pazzi sti nani ancora straparlano in italiano, la poverina non ha battuto ciglio ed ha continuato a sorridere seraficamente sicuramente sostenuta da una gran pazienza...e dal fatto che è appena arrivata da Manchester e non conosce una parola di italiano; in compenso ho capito perchè J. l'adora è graziosa, gentile ed ha i capelli PURPLE: una fatina!



domenica 9 novembre 2014

Del più e del meno

La casa è sottosopra, io mi sento sottosopra!

Nelle ultime due settimane non ho fatto altro che correre di qua e di la affannandomi a "fare" eppure ho sempre l'impressione di non riuscire a concludere niente.
Certo per essere una che si sente spesso e volentieri ripetere "beata te che non lavori" - sottinteso - "e quindi non fai una cippa dalla mattina alla sera" sono piena di impegni, per lo più a favore degli altri ma non è che si rinfacci la disponibilità o la generosità solo che il tempo è quello che è e non si può poi fare molto a riguardo.

A costo di sembrare banale poi aggiungerò che il meteo non aiuta, cioè siamo al 9 di novembre e sembra agosto a Brighton : 20/22 gradi di media a volte anche 25 e questa pioggerellina pidocchiosa che crea una disgustosa umidità da lumache...certo non dovrei lamentarmi visto che nel resto d'Italia stanno succedendo sfracelli però sono due settimane che ho gli stendini in soggiorno e le mutande pulite sono finite.

Al momento i miei uomini (marito, figlio, Olaf e Gnammy...sigh) dormono beati nel lettone 


mentre io sono più o meno in questo stato


ed a questo punto, visto che nel frattempo si sono fatte le 6 quasi quasi vado a fare il ragù che oggi ho la suocera a pranzo per la prima volta nella casa nuova, considerando che a casa vecchia è venuta a pranzo una sola volta in dieci anni diciamo che un po come il rinnovo della patente se ne riparla nel 2024!!

Il fatto che si porti gli gnocchi..e la pentola da casa dovrebbe dirmi qualcosa sulla sua considerazione delle mie abilità culinarie? 
Muhaaa...no vabbè l'adoro è che lei è una di quelle donne d'altri tempi di quelle che la donna è prima di tutto nutrice e quindi deve abboffare saziare le masse e le mie "dosi" non sono all'altezza. 

Un paio di settimane fa siamo stati a pranzo da lei e tralasciando l'aperitivo, l'antipasto ed i due primi, di secondo c'erano: la carne del sugo (che non è MAI il secondo ma solo la carne del sugo) le cotolette ( perchè c'è il bambino) ed il coniglio (che ti ((a me)) piace tanto) ... insomma non c'è proprio gara.

Il menù di oggi prevede qualche "sopratavola" come si dice qui salame formaggio ed olive da spizzicare con un bel bicchiere di primitivo, gnocchi al sugo, pollo ripieno al forno con patate e carote, finocchi gratinati, frutta e torta (credo la farò al cioccolato), loro portano anche i profiteroles sempre per mettersi a parte civile.  

Buona domenica a tutti